Ero io.

Nel 1972 , l’opera " Caduta n2 " di P. Di Caterino  ,  esposta  già alla VII Rassegna d’Arte del Mezzogiorno di quell’anno , comparve immediatamente dopo , sulla copertina di un periodico mensile dei Cappuccini di Napoli " Campania Serafica ". All’interno della rivista , l’immagine dell’opera si ripeteva , accompagnata da una significativa poesia di Padre Ivo.  Dopo tanti anni ,  più di 30 ormai , sia il tema rappresentato dell’opera che il messaggio della poesia , mi appaiono oggi molto più intensi e molto più attuali di allora .

Ero-io

                                        Ero… io
               
C’è un uomo
                      disteso sulla pietra.
                     Vivo o morto,
                     peccatore o giusto,
                     c’è un uomo
                    sulla pietra.
                                              Non dire che esagero,
                                              tu che governi la gente,
                                             tu che predichi Cristo,
                                             tu che detti legge;
                                             non dire che esagero,
                          se hai lavoro,
                         se hai una casa,
                         se hai pensione;
                        non dire che esagero,
                                                 divo dello schermo,
                                                 miss bellezza,
                                                 ricco di beni. 
                           C’è un uomo disteso sulla pietra.
                           Non ti va?
                          Prendilo almeno
                         a simbolo
                                                  di tutti i disoccupati, 
                                                 di tutti gli affamati,
                                                 di tutti i malati ,
                                                di tutti i reitti 
                   e osservalo bene 
                  prima che Cristo ti gridi:
_                Disteso sulla pietra quell’uomo ero io 
                  e sei passato senza guardarmi.
                               Via da me!

                                                        P. Ivo

Ritratto di Monica

Le immagini che attraverso gli occhi arrivano al cervello, vanno a stimolare immediatamente un processo di riconoscimento:  se sono identificate o classificate come " simili " a forme conosciute, il processo mentale si placa , altrimenti la forma viene classificata come " sconosciuta "  e quindi non registrata in memoria  o , dietro un ordine preciso del cervello , inserita nel procedimento " forma sconosciuta ma interessante e quindi da indagare".

Monica--

La capacità di catturare l’ attenzione visiva di un osservatore, consiste principalmente nel far scattare la molla della curiosità che sollecita un’osservazione più attenta e approfondita.
Le forme aperte sono certamente le più adatte a questo scopo, perchè sono meno vincolate al fatto di assomigliare a qualcosa o a qualcuno : inoltre , esse si prestano meglio a evidenziare sensazioni dinamiche o comunque di forte carica emotiva.

La sola verità

La sola verità, nell’arte, sta nel silenzio dell’artista operante.
Ogni
mezzo di procedimento esecutivo è buono , purchè sappiasi creare un’opera che distolga il pensiero dalla materia, per assurgelo alle concezioni più elevate (Adolfo Wildt)

E' sempre da ricominciare…..

Sulla-riva-web

La semplicità non è un fine dell’arte,  ma si arriva alla semplicità malgrado se stessi avvicinandosi al senso reale delle cose.

La semplicità è la complessità stessa – ti devi nutrire della sua essenza per comprenderne il valore.

 Rose-sul-panorama

 Il mio ultimo acquarello! Vi piace?

Che gioia dipingere!!!!!  Questa tecnica già conosciuta in Cina e in Oriente tre secoli prima di Cristo, veniva usata per dipingere delicati paesaggi su carta e seta. In Europa gli artisti  rinascimentali utilizzarono gli acquarelli per completare gli schizzi a matita o penna. Durante l’Ottocento i pittori sfruttarono le possibilità di questa tecnica fissando in rapidi "appunti visivi" le vedute e i paesaggi osservati dal vero, durante i viaggi allora in voga. Nel Novecento l’acquarello s’impone come tecnica autonoma in molti ambiti, dalla pittura all’illustrazione alla decorazione ecc…..      A differenza delle altre tecniche le caratteristiche predominanti sono: trasparenza , luminosità e immediatezza.

I-fiori-di-ottobre-2006Poche vedute riescono a infondere la 7)Rose con foglie di papirostessa serenità di una macchia di fiori dai colori brillanti in una giornata tersa e soleggiata. . Come catturare il fascino delicato della fioritura ?

Perchè i fiori sono i soggetti preferiti dei pittori?