A chi non c’è più

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Ti cerco. Incessantemente.
Cerco le tue dediche sui libri, le tue foto negli album dei ricordi, i tuoi mi piace ai vecchi post sui social.
Ti cerco nei profumi che usavi, nei colori che più ti piacevano.
Ti cerco tra le onde del mare, consapevole che a te il mare piaceva di più quando era calmo e piatto come una tavola.
Ti cerco nelle sfumature di rosa e arancione dei tramonti, tra le stelle quando è notte.
Ti cerco sul balcone di casa dove ti affacciavi spesso e osservavi il mondo andare avanti. Adesso faccio lo stesso e non riesco a capacitarmi di come ci riesca se tu non ci sei.
Ti cerco tra i fiori, tra le orchidee e i fiori d’arancio.
Ti cerco tra i versi di canzoni che in realtà non hai mai ascoltato.
Ti cerco tra i racconti e i ricordi delle persone che ti hanno amato e che ti amano ancora.
Ti cerco nel mio sorriso.
Ti cerco. Incessantemente. Disperatamente.
Ti cerco. E ti trovo dentro me.
Sappi che ti sento, ma che fa male lo stesso.
Mi manchi. Irrimediabilmente.
Ma ti amo. Imprescindibilmente.❤️ 

Sul settimanale “La Libertà”di Reggio Emilia … “Natività Distanziata”

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Un polittico ,dipinto su nove tele ,   di Caterina Di Caterino è in esposizione

fino al 31 Gennaio 2021

nella Chiesa del Buon Pastore a Reggio Emilia

 

 

Spaced nativity/Natività distanziata

Sarà Natale anche quest’anno, nella chiesa del buon pastore a Reggio Emilia come in tutte le chiese del pianeta.
Proprio in tempi storici pandemici come questi, che gli artisti hanno l’opportunità, con tutta la loro umanità, di connettere e sondare la tensione di ricerca artistica e spirituale alla propria religione.

In quest’ottica, l’artista e cristiana, Caterina DI Caterino, napoletana di nascita ed Emiliana d’adozione, solcando la tradizione del presepe Napoletano, e di tutta la cultura che a partire da Giotto, nel narrare il mito cristiano studia l’umanità presente, ha inserito nel fulcro del presepe su tela, già presentato lo scorso natale, due tele con dei personaggi

contemporanei, non più di sei per tela, il distanziamento sociale questo Natale sarà imperante.
Nel polittico pittorico ci sono autorevoli personalità pubbliche come il premier Conte, Papa Francesco e il cardinale Comaschi, ma anche delle figure dell’universo intimo e familiare dell’artista, che passerà questo natale distanziata dai suoi cari, con i quali idealmente si ricongiunge a distanza con questo presepe, non a caso tra i personaggi rappresentati con Papa Francesco, il premier Conte, e la stessa artista con una delle gatte che da sempre animano e accompagnano i suoi spazi privati domestici, ci sia anche io, il fratello, la famiglia resta sempre comunità, anche quando distanziata resta mistero dell’origine e ricerca del senso della propria esperienza terrena attraverso la fede.

 

 

Contro lo stress : esercizio fisico, meditazione e tante coccole

anemoni im vaso

È la mente che dirige il corpo verso la salute o la malattia.

(Antifonte – filosofo greco del V sec. A.C)

Per tutto il periodo della sua vita fetale il cervello sviluppa con l’organismo a cui appartiene una relazione fisiologicamente armonica, che si instaura attraverso un “network” di comunicazioni tra il sistema nervoso centrale, il sistema immunitario e i diversi organi e apparati.
Al momento della nascita però, l’impatto con le esperienze individuali e i fattori ambientali ne condizionano l’assetto definitivo, e possono creare forti squilibri a livello psico-neuro-endocrino.
I problemi nascono soprattutto quando la presa in carico materna non è adeguata, e la situazione si aggrava se la vita che successivamente affrontiamo è troppo stressante.
È recente la scoperta che le carezze, seguendo particolari vie nervose di superficie, raggiungono le strutture limbiche cerebrali responsabili delle nostre azioni, attivandole.
Non a caso, da anni gli Svizzeri si sono specializzati nell’invio a domicilio di fisioterapiste esperte nel massaggio neonatale, allo scopo di potenziare lo sviluppo delle emozioni.
Infatti, se è vero che “non esiste atto razionale che possa prescindere da un impulso emozionale”, diventa molto importante costruire fin dalla vita fetale un solido terreno emozionale.
Anche se non siamo consapevoli di tutto ciò che avviene nei primi tre anni di vita, il nostro cervello possiede una “memoria implicita” che potremmo definire simile ad una scatola nera, a cui noi non riusciamo ad accedere ma che spesso ci guida nel nostro agire.
Ecco perché dai disagi psichici infantili possiamo sviluppare determinate patologie nell’età adulta, avere comportamenti incontrollabili e inspiegabili o semplicemente sentire impulsi creativi che aiutano ad emergere nel mondo dell’arte o della letteratura, così come ha chiaramente espresso Emile Cioran, per il quale lo scrivere era una vera e propria necessità terapeutica.
Una lieve condizione di stress è considerata necessaria all’attività umana. Ma quando viene superata una determinata soglia che è caratteristica di ognuno di noi, possono insorgere problemi che vanno dalle banali infiammazioni articolari a malattie più serie dovute alla caduta delle difese immunitarie, indotte dal bombardamento di “citochine cattive” prodotte dai neuroni sotto stress.
È fondamentale difendersi dal disagio psichico, camminare almeno 30 minuti al giorno a passo veloce, fare il pieno di antiossidanti, cioè frutta e verdura (in particolare di tutto ciò che la natura ci offre di rosso compreso il vino), ed essere curiosi verso le novità in campo letterario e artistico.
In questo modo il cervello attiva nuovi neuroni e libera sostanze in grado di influenzare positivamente il sistema immunitario.
Contro lo stress, quindi: esercizio fisico, meditazione e tante coccole!

(Enzo Soresi – da “Quando le coccole fanno la differenza”)

Il profumo della MAMMA


4un giardino fiorito
 LA MIA MAMMA                 

    La mia mamma aveva il profumo delle mamme,           
  profumo di rose  quando cantava “la vie in rose “,
        
  profumo di violette quando faceva buffe piroette,
        
profumo di pane sfornato quando preparava il pranzo,
      
  profumo di mughetto quando spiava le mie incertezze,
       
profumo di sole caldo quando tremavo per la febbre,
  
 profumo d'arancio quando si alterava,
         
  profumo di sandalo quando pregava,
            
 profumo di giglio quando insegnava,
  
profumo di ginestre quando manifestava
le sue  preoccupazioni, 
   
 profumo di lavanda quando stendeva i panni,
  
  profumo di limone quando lavava i piatti.

 Era un bouquet di fiori profumato e variopinto                     
 poi…………
   i fiori incominciarono a scolorirsi
  ma il profumo è rimasto…                  
  ancora adesso…
  nella sua casa, nei suoi cassetti.     
         ……………
                           
  
Era la mia mamma ed aveva il profumo delle mamme.

                         Scritta da   RITA  , mia sorella.

Povera Italia .

DSCF4879
Povera patria

(Franco Battiato)

Povera Patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'e` il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.

Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese e` devastato dal dolore…
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza piu` calore?

Non cambiera`, non cambiera`
no cambiera`, forse cambiera`.

Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali,
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
http://www.youtube.com/watch?v=kieaQDuiVTw
 

Colorare le pietre


 

Mi piace dipingere  su pietre di mare e di fiume  volti, ritratti di persone amiche, fiori , paesaggi , animali,  con colori acrilici …….. I sassi si animano diventando fermacarte, fermaporte e fermalibri oltre che oggetti di arredo per casa e giardino.
Le pietre sono divertenti da regalare per le più svariate occasioni.
Ho cominciato prima con le colleghe che andavano in pensione ,
poi per le nipotine che ogni tanto vengono a trovarmi,  poi  ancora per gli amici più simpatici .
Sono semplici , ma di grande effetto e i loro colori indelebili , come i ricordi , durano nel tempo.

26 Luglio

Dparti-famigliaAnna era il nome della mia cara mamma , tutti gli altri la chiamavano Nina, zia Nina , nonna Nina.
Oggi non posso fare a meno di pensare a lei , era il suo giorno , la sua festa , il suo onomastico . Ci ritrovavamo in tanti a casa sua :  i giovani da una parte ,  gli anziani dall'altra , certo anche con qualche eccezione. Da quando noi figli c'eravamo  sposati , incontrarsi  era diventato un evento raro.  Ma il giorno di Sant'Anna , qualsiasi impegno , attività , vacanza,   lavoro , veniva messo da parte  . Bisognava stare lì ,   presenti , per farla felice ,  scambiare  notizie , vederci ,  gioire per  esserci. Oggi la situazione è diversa , lei non è più con noi , come  anche altre persone ,  che in quell'occasione erano protagoniste, ma il ricordo del suo dolce sguardo, della sua voce, della sua forza morale, dei suoi insegnamenti ,  vivono ancora nel mio cuore.
Auguri affettuosi a tutte coloro che si chiamano
ANNA !

Legame tra arte e ambiente

labirinto-jeff_saward4installazioni
Un Parco di  Sculture del Chianti, a 15 Km da Siena, offre ai visitatori un'esperienza molto particolare: in un bellissimo bosco di querce sempreverdi. Artisti di fama internazionale hanno realizzato  sculture d'arte contemporanea perfettamente inserite nell'ambiente: i tronchi di marmo bianco si inseriscono nel bosco con una logica geometrica, la mandria di mucche variopinte come forma di protesta contro la clonazione, il labirinto di vetro , il vortice  di 8 metri fatto di vetro, i cubi d'acciaio con le voci registrate per le strade di Siena, , la chiglia di una nave affondata in pietra nera ,  il dialogo tra due versanti di un piccolo canyon, i suoni dei vecchi attrezzi dei contadini del Chianti ed altro ancora. Ogni singola opera è  strettamente legata all'ambiente circostante,piante, suoni,  colori,  luce ed ogni altro elemento della natura.

I colori della solidarietà

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 Il Corso di pittura " Impariamo a Dipingere" anno 2009/ 2010,presso il Liceo scientifico Statale
" R. Caccioppoli "
di Napoli , ha coinvolto circa 26 studenti dello stesso istituto ,
provenienti da tutte le classi ,dalle prime fino alle quinte. 
Lezione dopo lezione , gli alunni, messi alla prova,hanno appurato il proprio progresso  , consolidato la loro esperienza con la cura dei dettagli
e l'applicazione di effetti strategici,
per una migliore sensibilità cromatica e tecnica .
 L'applicazione degli acrilici , in maniera tradizionale, cioè con pennelli e tele, è servita a mantenere vivo l'interesse
e il valore dell'attività pratica artigianale e per chiamare in causa l'allievo a dare il suo contributo attivo e propositivo, in un processo di esplorazione continuo ,
anche della propria individualità artistica.
Quest'anno il tema dell'intera produzione " I colori della solidarietà "
,
è stato scelto nello sforzo di orientare i ragazzi a riflettere seriamente sui  valori della solidarietà ,
( attività svolta anche in concomitanza nel corso " volontari si diventa ")
come canale comunicativo alternativo , attraverso il linguaggio dell'arte , proprio quello che arriva più  rapidamente al cuore di tutti ,
per parlare di condivisione, solidarietà, empatia
.
Gli allievi si sono serviti della loro inventiva ,ma anche di immagini estratte da internet : foto e dipinti ,

reinterpretate dalla loro personale sensibilità.Molte le opere portate a termine con risultati soddisfacenti.
Abbracci , strette di mano , fiori , paesaggi , volti di bambini , sorrisi, arcobaleni ,
mondi e mappamondi  astratti , idealizzati , realistici, rendono la produzione varia ,
gioiosa , allegra come quella che è tipica espressione dei nostri giovani studenti .

In data 3 giugno fino al 12 giugno , l'allestimento della mostra finale nei locali della scuola ,
ha segnato un momento importante sia di gratificazione degli alunni ,
che di valutazione pubblica dei risultati conseguiti.

Il Mare

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Il mare è una pagina non ancora scritta,
il sogno non ancora realizzato,
il desiderio non ancora estinto,
la fuga non ancora portata a compimento,
l’assenza che suggerisce la presenza,
l’inizio che non ha fine.
Nella sua distesa luminosa e sconfinata,
nei suoi abissi sconosciuti
diventa facile e quasi inevitabile
trovare una metafora vivente
alla propria irrequietezza,
all’istinto di libertà,
alle paure e all’inesplorata e profonda
regione dell’anima.